lunedì 22 ottobre 2018

Dalla plastica al vetro! Finalmente...

A fermentazione primaria terminata, per ogni Homebrewer giunge il momento di conquistare uno dei traguardi più importanti, ovvero l'imbottigliamento.

Un passaggio che per il sottoscritto ha segnato una sorta di liberazione.
Ma liberazione da cosa?
Innanzitutto dall'ansia da prestazione che ho coltivato nelle 2 settimane in cui il mosto è rimasto "Intrappolato" all'interno del fermentatore, all'interno del quale qualcosa stava succedendo, ma quel qualcosa non era ne visibile e neppure palpabile.
In secondo luogo il poter imbottigliare permette di valutare, anche se non in maniera definitiva, lo stato della birra, potendo escludere problemi di qualsiasi genere che avrebbero potuto rovinare la produzione nelle fasi precedenti.
Personalmente, trasferire la birra all'interno delle bottiglie in vetro sigillate ha permesso di tirare un sospiro di sollievo, come a dire "Ce l'abbiamo fatta!".

La cronaca dell'imbottigliamento:
Nel mio caso, il lavoro è iniziato giorni prima della data prevista dell'imbottigliamento. Trattandosi della mia prima volta ho preferito iniziare a pulire tutte le bottiglie vuote che avevo recuperato nei mesi scorsi, immergendole in acqua e ammoniaca per alcuni minuti e successivamente risciacquarle con abbondante acqua e aiutandomi con l'avvinatore ho pulito l'interno delle bottiglie per scongiurare incrostazioni varie.
Devo dire le le bottiglie che precedentemente contenevano birre rifermentate sono state quelle che mi hanno fatto tribolare maggiormente.

Ma veniamo al giorno X:
Come praticamente tutte le fasi della produzione domestica di Birra, anche l'imbottigliamento prevede la preparazione del liquido sanitizzante e la conseguenza pulizia dell'attrezzatura che andrà in contatto con il mosto.
A questo punto risciacquo di tutte le bottiglie con la soluzione sanitizzante e posizionamento sullo scolabottiglie.
A questo punto, prima di occuparmi del travaso della birra all'interno del fermentatore che servirà per imbottigliare (Pratica consigliata per eliminare i residui e le impurità depositate sul fondo), mi sono recato in cucina per preparare la soluzione di acqua e sale per il Priming.
Trovandomi nel fermentatore poco più di 18lt di mosto e dando per conclusa la fermentazione, ho sciolto circa 90gr di zucchero bianco all'interno di un pentolino con poca acqua in bollitura. Dopo aver protratto la bollitura per 5' (Per sterilizzare la soluzione zuccherina), ho raffreddato il pentolino in una bacinella con acqua e ghiaccio per permettere di raggiungere il prima possibile la temperatura ambiente.
A questo punto ho versato lo sciroppo di zucchero all'interno del fermentatore durante il travaso che ho effettuato con il sifone (E non dal rubinetto del bidone).
A travaso ultimato, dopo aver preparato la tappatrice a colonna e aver sanitizzato i tappi, ho installato il tubo e l'asta di imbottigliamento al rubinetto del fermentatore per l'imbottigliamento.
Ogni 3/4 litri imbottigliati, arrestavo la procedura per tappare le bottiglie e per dare una mescolata alla birra per evitare stratificazioni dello zucchero che non avrebbero permesso una carbonazione uniforme in tutte le bottiglie. E poi via fino a ultimare l'imbottigliamento!

Tutte le bottiglie ora riposano coperte da un canovaccio per evitare il contatto con la luce, alla temperatura di fermentazione 19/20°C in attesa che il gusto si affini e il lievito residuo consumi lo zucchero del priming per dare la giusta frizzantezza alla birra.


Ora altre 2 o meglio 3 settimane di maturazione e poi sapremo la verità.
Riposate mie piccole, riposate...


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