In occasione del Brew Day della mia ultima produzione, che come già descritto è stata una Kolsch, ho avuto modo di realizzare le riprese per documentare a modo mio i passaggi della produzione, partendo dalla macinazione dei grani fino alla messa in fermentatore del mosto e conseguente inoculo del lievito.
Quindi... c'è poco da scrivere! Meglio lasciare spazio alle immagini!
Unica segnalazione negativa deriva dal ritorno all'efficienza vicina al 65% dell'ammostamento dopo la parentesi felice della APA.
Non capisco a cosa sia dovuta questa debacle, ma nei prossimi giorni mi documenterò, magari sulla chat Telegram chiedendo informazioni e suggerimenti ai possessori di pentole All in One.
Detto questo, a parte una OG più bassa rispetto a quanto pronosticato (Seppur sempre all'interno del BJCP), la cotta è filata liscia e sono riuscito a correggere le IBU in corso d'opera.
Scendo in cantina per selezionare e mettere in fresca qualche Birra e facendo una sorta di inventario mi rendo conto che a parte qualche bottiglia di Strong Bitter, rimangono solo bottiglie di APA e di Weiss (Peraltro non ben riuscita...).
Devo porre rimedio e organizzare assolutamente una nuova cotta! Ma cosa produrre?
In questo periodo ho le idee un pò confuse e la cosa peggiore è che da un giorno con l'altro cambio idea sullo stile di Birra da mettere in fermentatore. Tra i miei desideri casalingo brassicoli uno tra i prominenti è quello di realizzare una Stout. Non è la tipologia di Birra che preferisco in assoluto anche se mi piace moltissimo immaginarmi la sera nel dopo cena magari di fronte alla TV guardando una partita di calcio con una pinta di Birra scura con quella sensazione setata e avvolgente che accompagna la bevuta. Mi affascina anche quel bel cappello di schiuma pannosa che dona al bicchiere un non so che di magico.
C'è un però!
Non è il momento giusto per produrre una Birra che gradisco maggiormente bere nei periodi freddi. Oggi invece vorrei produrre qualcosa da bere a litri nelle calde giornate estive.
La soluzione l'ho trovata girovagando sul web e sbirciando tra le ricette sul blog di Enrico (SignorMalto). Realizzerò una Kolsch, Birra bionda di Colonia ad alta fermentazione, cercando però di rimanere il più possibile vicino allo stile e con una ricetta abbastanza semplice. Non sono alla ricerca di complessità.
Che lo dico a fare? L'homebrewing ma soprattutto l'homebrewer moderno che vuole stare al passo con i tempi ha reso un hobby di per sé povero in una passione costosa e faticosa da gestire.
Ma perché costosa quando in molti sostengono che possano bastare una pentola in alluminio, un fermentatole in plastica e pochi altri accessori?
La risposta la si può trovare nella citazione "E' facile fare la Birra ma è difficile farla bene!".
La continua ricerca della perfezione e soprattutto di un impianto dalle dimensioni ridotte e pratico da utilizzare, pulire e stoccare, mi ha portato a sostituire la pentola che usavo per lo sparge, una pentola per conserve in alluminio da 16lt. con una pentola elettrica in acciaio inox. Ho deciso di sbarazzarmi del vecchio recipiente esclusivamente per ragioni pratiche perché durante la cotta avevo il problema di dover scaldare l'acqua sul fornello di casa che si trova al piano superiore rispetto a dove è posizionato il Grainfather. Questo comportava il fatto di dover abbandonare spesso la postazione principale per controllare lo stato del riscaldamento dell'acqua do sparge oltre alle difficoltà e ai rischi nel trasportare una pentola piena di acqua a quasi 80°C per le scale di casa. Ad aggravare la situazione il fatto che durante il lavaggio delle trebbie ll'H2O perdeva progressivamente la temperatura rendendo poco efficace lo sparge.
Dopo aver valutato parecchie soluzioni, tra cui l'acquisto di un fornelletto da campeggio a gas, ho optato per l'acquisto del riscaldatore per l'acqua di sparge Grainfather.
Una soluzione sicuramente più costosa ma che permetterà un controllo ottimale della temperatura in una soluzione compatta e pratica da utilizzare.
Mi sono recato presso il mio rivenditore di fiducia "PINTA" con l'intenzione di effettuare l'acquisto. Avevo già adocchiato il prodotto sul loro store on-line e comparato lo stesso prodotto sul sito web di un altro rivenditore, ed avevo scoperto che il loro concorrente l'aveva in offerta a una cifra di qualche decina di euro inferiore al loro prezzo proposto che se non ricordo male si aggirava attorno ai 145€.
Dato che tentar non nuoce e visto l'ottimo rapporto che ho avuto con loro in questi mesi, ho fatto notare la cosa e chiesto loro se fosse possibile avere uno sconto.
Morale della favola, ho acquistato la pentola a 95€ con uno sconto veramente incredibile.
Come sempre GRAZIE PINTA per la disponibilità e la professionalità.
Ora un nuovo giocattolo è entrato nel mio birrificio domestico non mi resta che attendere la prossima cotta per testarlo sul campo!
Nel frattempo godetevi il video dell'unboxing della prova del prodotto.
Non posso ovviamente dire di essere arrivato e di aver realizzato la miglior Birra mai bevuta, ma posso assolutamente confermare di aver prodotto la mia miglior Birra!
La cosa che mi rende felice è che la mia ultima APA ha rispecchiato a pieno le mie aspettative.
Ma cosa volevo da questa Birra?
Molto semplicemente migliorare la ricetta della mia prima Morrison, aumentando la presenza di luppolo sia in aroma che in sapore, cercando di eliminare l'astringenza, aumentare la limpidezza e dare una punta di corpo in più.
Dato che non sono uno stolto, so che ci sono ancora molte possibilità di miglioramento.
Nella eventuale prossima versione cercherò di concentrarmi sul diminuire leggermente il Crystal che ha caratterizzato un pò troppo il colore e il gusto della Birra.
Inoltre vorrei provare a utilizzare solamente luppoli in coni per cercare di eliminare quella punta di astinenza residua (Comunque già ora è accettabile).
Per la descrizione e l'analisi della Birra Vi rimando al video realizzato da Giovanni durante l'ultimo SBC. Qui sono descritti a puntino i dettagli della mia APA.
Di seguito il video... (Dal minuto 30 e 45" l'assaggio della mia Birra)
Dopo aver portato a termine e con successo l'ammostamento e la luppolatura del mosto, il prezioso liquido è stato trasferito dalla pentola al fermentatore nel quale, previa ossigenazione del mosto, è stato inserito il lievito US-05.
La fermentazione è avvenuta come di consueto nella cella di fermentazione auto-costruita ad una temperatura di 19°C per 12 giorni. Devo dire che la cella sta facendo il suo lavoro in maniera veramente egregia mantenendo la temperatura costante con uno scostamento minimo. Non è assolutamente una soluzione professionale, ma per il momento va bene così.
Prima di effettuare il mio primo Cold Crash a una temperatura di circa 4°C, ho effettuato il Dry Hopping, senza travaso intermedio. Su suggerimento di un ragazzo della chat Telegram (Automatismi per Homebrewers) ho optato per inserire i luppoli nel fermentatore 24 ore prima dell'abbassamento della temperatura per avere un estrazione di aroma a freddo e un contatto di pochi giorni. Questa tecnica permetterebbe di ridurre il rischio di astinenza e soprattutto l'estrazione di erbaceo dai luppoli.
Trascorsi 4 giorni nei quali la temperatura è stata abbassata lentamente dai 19° ai 4°C mi sono organizzato per l'imbottigliamento.
All'apertura del bidoncino, ho trovato un mosto veramente molto limpido, al limite dell'incredibile. Tutte le particelle di luppolo, lievito e schifezze varie se erano depositate e ben compattate sul fondo del fermentatore grazie al cold crash. Nonostante non avessi effettuato il travaso intermedio che a questo punto risulta completamente superfluo.
Come detto non avevo mai provato questa tecnica, ma ora che l'ho fatto ne sono piacevolmente soddisfatto e credo che non la abbandonerà più.
Dovrò però trovare il modo di rendere un poco più rapido l'abbassamento della temperatura.
La Birra a questo punto è stata imbottigliata e messa a rifermentare in bottiglia nella camera di fermentazione a 19°C per 2 settimane. Successivamente passerà altre 2/3 settimane a maturare prima di essere bevuta.
La giornata della cotta offre sempre grandi emozioni, ma soprattutto stress da produzione. I passaggi da rispettare sono molti e spesso gli inconvenienti sono dietro l'angolo.
Fortunatamente questo non è stato il caso del Brew Day della versione 2.0 della Morrison, che dalle prime battute si è rilevata una cotta lineare e senza particolari problemi, se non una piccola perdita da un raccordo dell'acqua in ingresso verso il controflusso. Fortunatamente nulla di grave che provvederò a risolvere con l'ausilio del nastro di teflon per sigillare la filettatura del raccordi.
Purtroppo non ho realizzato un video per il mio canale YouTube. Ad essere onesti avevo organizzato l'attrezzatura per riprendere i passaggi salienti della produzione ma per alcune ragioni pratiche non sono riuscito ad avere video interessanti e di buona qualità. Purtroppo complice l'inesperienza e il fatto di essere da solo ad effettuare le riprese e la cotta stessa mi ha messo in grossa difficoltà e ho preferito dedicare il 100% delle mie attenzioni al mosto. Meglio una cosa fatta bene che 2 fatte male.
Vedrò di organizzarmi meglio per il futuro!
Devo registrare che rispetto alla prima cotta con il GF dove avevo avuto un'efficienza del 65%, in questa ricetta ho raggiunto il 73%. Non che questo sposti molto gli equilibri, ma è comunque una sorta di vanto per aver probabilmente affinato l'attrezzatura che comunque è in continua evoluzione.