Fondato attorno al 600 d.c. il monastero Benedettino di Weltenburg, la più antica abbazia della Baviera che sorge sulle rive del fiume Danubio nel comune di Kelheim, è la location ideale che ha dato i natali nel 1050 al più antico Birrificio ancora in attività (A onor del vero il primato è condiviso con il Birrificio Weihenstephan).
L'offerta brassicola di Weltenburg rispecchia alla perfezione la tradizione bavarese, con una proposta che prevede Pils, Helles, Weizen, Dunken e una interessantissima Bock (Che verrà trattata più avanti).
Nelle scorse serate, per placare la sete dovuta all'arsura estiva, di fronte al frigorifero non ho avuto tentennamenti ed ho scelto e "stappato" una freschissima Weltenburg Kloster Pils.
Prima di passare alla presentazione della Birra, va specificato che in qualsiasi etichetta della selezione Weltenburg se presente la parola Kloster, dal termine tedesco che significa monastero, si intende che la Birra è prodotta all'interno delle mura del monastero stesso.
Una sincerissima Pils... questa a mio avviso è la migliore descrizione per questa interessante Birra che reputo in perfetto stile.
Dorata, estremamente limpida e con un cappello di schiuma fine, bianca e dalla media persistenza.
Aroma maltato con note citriche, erbacee e pepate.
Al palato si possono ritrovare le stesse note di malto d'orzo da cui trovano spazio elementi citrici e sfumature erbacee che si prolungano sino al finale della bevuta.
In conclusione una Birra sincera, in stile e che si fa notare per la freschezza dei luppoli utilizzati. Un prodotto ammirevole, pur trattandosi di un prodotto "Commerciale" e non artigianale...
venerdì 27 luglio 2018
lunedì 23 luglio 2018
Lagunitas Indian Pale Ale
Fondata nel 1993 da Tony Magee a nord di San Francisco, Lagunitas Brewing Company come la maggior parte dei birrifici, vede nascere le prime creazioni nel garage di casa. La cosa che però stupisce è la rapidità con la quale nel giro di pochi mesi la società si è imposta nel mercato obbligando a un paio di traslochi fino ad arrivare all'attuale fabbrica che impiega oltre 90 dipendenti.
Dal 2013 Lagunitas B.C. ha aperto un nuovo impianto di produzione nella nuova sede di Chicago per aumentare ulteriormente la capacità produttiva della società vista la continua richiesta.
Qualche sera fa un amico mi ha portato una Lagunitas IPA che senza indugio ho stappato e versato in un "Americana Shaker". Di colore d'orato, con una limpidità eccellente, presenta una schiuma bianca dalla notevole persistenza, anche se con presenza di bolle abbastanza grossolane.
L'aroma conferisce immediati sentori di agrumi e frutti tropicali che garantiscono al naso un buon equilibrio. In bocca si percepiscono note di malto con sentori caramellati seguite da alla luppolatura che rilascia sensazioni di frutta tropicale. L'amaro è una sensazione in crescendo che nel finale rilascia sensazioni erbacee (A mio gusto un pò troppo persistenti).
In conclusione il giusto equilibrio dei malti e luppoli garantiscono una bevuta di qualità e dal mio punto di vista mi sento di consigliare questa interessante IPA.
giovedì 19 luglio 2018
Leggendo... La tua Birra fatta in casa.
Estate...
immaginate la scena: siamo al tramonto, l'oscurità prende il posto della luce del sole dando finalmente sollievo dopo una giornata torrida di fine luglio. Prendo posto a sedere sotto il portico di casa con una Birra belga e un buon libro, il tutto nel silenzio quasi totale rotto solamente dal canto delle cicale. Cosa volere di più?
Dopo aver letto con una certa frenesia il libro "Il piacere della Birra" che ho descritto qualche tempo fa, non ho resistito ed ho acquistato il libro, che per la maggior parte degli Homebrewers novelli è una sorta di Bibbia dalla quale non ci si può sottrarre, "LA TUA BIRRA fatta in casa" di Davide Bertinotti e Massimo Faraggi.
Già dalle prime pagine, e ancor più addentrandomi nei capitoli più interni, ho avuto la conferma di aver speso molto bene i soldi in libreria. Posso confermare che per tutti i neofiti dell'arte brassicola questa lettura è una tappa fondamentale, quasi obbligatoria, per apprendere le basi del processo produttivo, sia che si intenda produrre con la tecnica del Kit che si voglia invece andare direttamente a produrre in All Grain.
L'autunno è ancora lontano, per il momento sfrutto a pieno il tempo per apprendere le nozioni che possano permettermi di partire con il piede giusto e speriamo, di produrre il prossimo autunno, una prima Birra di buona qualità.
immaginate la scena: siamo al tramonto, l'oscurità prende il posto della luce del sole dando finalmente sollievo dopo una giornata torrida di fine luglio. Prendo posto a sedere sotto il portico di casa con una Birra belga e un buon libro, il tutto nel silenzio quasi totale rotto solamente dal canto delle cicale. Cosa volere di più?
Dopo aver letto con una certa frenesia il libro "Il piacere della Birra" che ho descritto qualche tempo fa, non ho resistito ed ho acquistato il libro, che per la maggior parte degli Homebrewers novelli è una sorta di Bibbia dalla quale non ci si può sottrarre, "LA TUA BIRRA fatta in casa" di Davide Bertinotti e Massimo Faraggi.
Già dalle prime pagine, e ancor più addentrandomi nei capitoli più interni, ho avuto la conferma di aver speso molto bene i soldi in libreria. Posso confermare che per tutti i neofiti dell'arte brassicola questa lettura è una tappa fondamentale, quasi obbligatoria, per apprendere le basi del processo produttivo, sia che si intenda produrre con la tecnica del Kit che si voglia invece andare direttamente a produrre in All Grain.
L'autunno è ancora lontano, per il momento sfrutto a pieno il tempo per apprendere le nozioni che possano permettermi di partire con il piede giusto e speriamo, di produrre il prossimo autunno, una prima Birra di buona qualità.
martedì 17 luglio 2018
Goose IPA
Durante il continuo studio dell'arte brassicola, non ho resistito, e complice la calura estiva, ho dato fondo alla mia personale cantina ricca di bottiglie di Birra, prevalentemente composta da lager industriali di pessima qualità.
Me le sono bevute tutte fino all'ultima goccia e con una certa rapidità, ero impaziente di dedicarmi allo shopping compulsivo per degustare Birre selezionate di ogni "Stile".
Non fidandomi troppo dello shopping on-line (Probabilmente sbagliando), ho preferito recarmi direttamente presso un BeerShop fisico per scegliere di persona le mie prossime bevute.
Mi sono trovato per lavoro in provincia di Verona dove ho trovato la "Bottega della Birra" gestito da 2 ragazze che mi hanno assistito nella scelta di alcune etichette. Devo dire che sono uscito dal negozio soddisfatto dalla professionalità e dalla gentilezza. Sicuramente ci tornerò!
Ma veniamo al punto... per la mia prima degustazione ho scelto e stappato la GOOSE IPA.
Devo essere onesto, stavo cercando prevalentemente delle IPA in particolare con luppolature da amaro abbondanti, ma una delle ragioni principali della scelta è dovuta al prezzo molto, molto interessante 1,60€ per la 33cl e ad un packaging che mi ha attratto dal primo sguardo.
Appena stappata e versata nel bicchiere precedentemente risciacquato abbondantemente con acqua fresca, ho notato un leggero ma immediato profumo di agrumi ma non sono riuscito a distinguere di quale tipologia (Perdonerete la mia totale inesperienza ma essendo alle prime armi preferisco recensire tutta la verità, nient'altro che la verità). Nel bicchiere la Birra risulta di un colore leggermente ramato con una limpidezza quasi assoluta. La schiuma molto persistente e pannosa fa da cappello alla Birra dal primo all'ultimo sorso.
In bocca non ho recepito particolari aromi agrumati, ma ho trovato perlopiù sentori resinosi con alcune note caramellate. La luppolatura si fa sentire eccome, soprattutto nel finale che tende a svanire piano piano.
In conclusione devo dire che la GOOSE IPA non mi ha stupito più di tanto. Di certo me la sono gustata e ho trovato un prodotto in perfetto stile ma senza farmi urlare al miracolo.
Probabilmente le mie aspettative erano un tantino più alte... Resta il fatto che se avessi l'occasione di acquistarla nuovamente lo farei visto il rapporto qualità prezzo.
Di seguito una presentazione dell'azienda e una piccola recensione ufficiale:
La Goose IPA è una India Pale Ale nata a Chicago nell’Illinois, prodotta da Goose Island Beer Company. Una birra dal carattere di luppolo creata da questo birrificio nato nel 1988 sotto forma di Brewpub che evolverà nel 1995 verso la struttura attuale.
Nel bicchiere, questa birra rivela un colore arancione ramato leggermente opalescente, dominato da una corona di schiuma bianco sporco cremosa e duratura. All’olfatto, si ritrovano le caratteristiche delle IPA americane con sentori caratterizzati dal luppolo che offrono aromi fruttati di pompelmo e pesca. In bocca, si sprigionano sapori di luppoli floreali con note di frutta e aghi di pino, seguite da punte più leggere di caramello. Il finale è ovviamente segnato da una piacevole e tipica nota di amaro.
Me le sono bevute tutte fino all'ultima goccia e con una certa rapidità, ero impaziente di dedicarmi allo shopping compulsivo per degustare Birre selezionate di ogni "Stile".
Non fidandomi troppo dello shopping on-line (Probabilmente sbagliando), ho preferito recarmi direttamente presso un BeerShop fisico per scegliere di persona le mie prossime bevute.
Mi sono trovato per lavoro in provincia di Verona dove ho trovato la "Bottega della Birra" gestito da 2 ragazze che mi hanno assistito nella scelta di alcune etichette. Devo dire che sono uscito dal negozio soddisfatto dalla professionalità e dalla gentilezza. Sicuramente ci tornerò!
Ma veniamo al punto... per la mia prima degustazione ho scelto e stappato la GOOSE IPA.
Devo essere onesto, stavo cercando prevalentemente delle IPA in particolare con luppolature da amaro abbondanti, ma una delle ragioni principali della scelta è dovuta al prezzo molto, molto interessante 1,60€ per la 33cl e ad un packaging che mi ha attratto dal primo sguardo.
Appena stappata e versata nel bicchiere precedentemente risciacquato abbondantemente con acqua fresca, ho notato un leggero ma immediato profumo di agrumi ma non sono riuscito a distinguere di quale tipologia (Perdonerete la mia totale inesperienza ma essendo alle prime armi preferisco recensire tutta la verità, nient'altro che la verità). Nel bicchiere la Birra risulta di un colore leggermente ramato con una limpidezza quasi assoluta. La schiuma molto persistente e pannosa fa da cappello alla Birra dal primo all'ultimo sorso.
In bocca non ho recepito particolari aromi agrumati, ma ho trovato perlopiù sentori resinosi con alcune note caramellate. La luppolatura si fa sentire eccome, soprattutto nel finale che tende a svanire piano piano.
In conclusione devo dire che la GOOSE IPA non mi ha stupito più di tanto. Di certo me la sono gustata e ho trovato un prodotto in perfetto stile ma senza farmi urlare al miracolo.
Probabilmente le mie aspettative erano un tantino più alte... Resta il fatto che se avessi l'occasione di acquistarla nuovamente lo farei visto il rapporto qualità prezzo.
Di seguito una presentazione dell'azienda e una piccola recensione ufficiale:
La Goose IPA è una India Pale Ale nata a Chicago nell’Illinois, prodotta da Goose Island Beer Company. Una birra dal carattere di luppolo creata da questo birrificio nato nel 1988 sotto forma di Brewpub che evolverà nel 1995 verso la struttura attuale.
Nel bicchiere, questa birra rivela un colore arancione ramato leggermente opalescente, dominato da una corona di schiuma bianco sporco cremosa e duratura. All’olfatto, si ritrovano le caratteristiche delle IPA americane con sentori caratterizzati dal luppolo che offrono aromi fruttati di pompelmo e pesca. In bocca, si sprigionano sapori di luppoli floreali con note di frutta e aghi di pino, seguite da punte più leggere di caramello. Il finale è ovviamente segnato da una piacevole e tipica nota di amaro.
TIPOLOGIA: Ipa
NAZIONE: U.S.A.- Illinois
GRADO ALCOLICO: 5.9 %
TEMP SERVIZIO: 4-5° C
FERMENTAZIONE: Alta
Iscriviti a:
Post (Atom)